×
menuclose
Il Cammino dei Cappuccini
C'è un mistero di luce in fondo a tutte le cose, chi cammina lo raccoglie.

Informazioni utili

Per personalizzare il percorso in base alle proprie esigenze, per chiedere la possibilità per gruppi di camminare insieme ai Cappuccini, o per ricevere maggiori informazioni sul cammino puoi contattarci ai seguenti recapiti: 
Tel. 0734 623825 - 334 3845138 
Mail. camminodeicappuccini@gmail.com

Comuni

Downloads e video

Prima parte: da Fossombrone a Camerino – 220 km in 10 tappe
Il Cammino dei Cappuccini attraversa da nord a sud la dorsale interna della Marche con un percorso di quasi 400 km che ripercorra i luoghi delle origini dell’Ordine.
Inizia a Fossombrone, dal Colle dei Santi, dov’è il convento dei Cappuccini, da cui potrai dare il via al tuo cammino con una bella liturgia iniziale insieme ai frati lì presenti.
Si prosegue nell’incantevole Gola del Furlo, in cui tra le imponenti pareti rocciose si insinua il fiume Candigliano, per giungere nella terza tappa alla storica città di Cagli, dove potrai visitare lo storico convento dei Cappuccini, tra i pochi ad aver mantenuto l’architettura originale e zona in cui trovò riparo al termine della sua vita fra Ludovico da Fossombrone.
Da Cagli il cammino prosegue facendo tappa nell’antico monastero di Fonte Avellana, e da lì, passando sotto il corno del Monte Catria continua verso la nuova sosta nel selvaggio borghetto di Pascelupo, in cui è possibile scorgere l’Eremo di San Girolamo (le visite interne all’eremo non sono consentite, ma vale comunque la pena visitarlo dall’esterno), dove il Beato Paolo Giustiniani diede asilo ai primi cappuccini.
Il cammino prosegue con una tappa impegnativa verso Fabriano, città della carta, e da Fabriano sale a Poggio San Romualdo, passando per l’Eremo dell’Acquarella, in cui nel 1529 si ritrovarono i cappuccini a celebrare il primo capitolo dell’Ordine.
Nella tappa successiva si scopre l’abbazia romanica di Sant’Urbano e l’Eremo dei Frati Bianchi, dove i promotori della riforma cappuccina trovarono rifugio, fino ad arrivare a Cupramontana, e da lì si riparte il giorno successivo per arrivare a Cingoli, il “balcone delle Marche”, da cui si gode un ampio panorama sulla Regione. Passando per l’Eremo di Sant’Angelo, che fu sede di una primigenia esperienza di vita riformata, la lunga tappa successiva (la più lunga di tutto il cammino) conduce a San Severino Marche e il giorno successivo a Camerino, dove nacquero i Cappuccini e in cui è il primo convento dell’Ordine, il convento dei Cappuccini di Renacavata.

Seconda parte: da Camerino ad Ascoli Piceno – 160 km in 7 tappe
Da Camerino riprende la seconda parte del cammino e la tappa successiva conduce a San Lorenzo al Lago, sul lago di Fiastra.
Il tracciato prosegue poi per la città di Sarnano e da lì, passando per il Santuario della Madonna dell’Ambro, un incantevole luogo di spiritualità incastonato nei Monti Sibillini, si giunge a Montefortino.
Il giorno successivo si riparte per Montefalcone Appennino, da cui si può ammirare in un solo colpo d’occhio il multiforme paesaggio delle Marche.
Ripartendo dal Convento degli Osservanti di San Giovanni Battista, luogo che segna l’importante evento della fuga di fra Matteo da Bascio, il cammino conduce a Rotella e in ripartenza a Capradosso, borgo che custodisce la memoria del Venerabile fra Marcellino.
Da lì il percorso continua per Offida, dov’è custodito il corpo dell’amatissimo Beato Bernardo da Offida e giunge alla sua meta ad Ascoli Piceno, nel Santuario di San Serafino da Montegranaro, il Santo dei Frati Cappuccini delle Marche, in cui potrai concludere il cammino con una liturgia di ringraziamento insieme ai frati lì presenti per l’esperienza vissuta.

Cos’è la credenziale?

La credenziale è il passaporto ufficiale che accompagna il pellegrino e attesta che egli sta compiendo il Cammino dei cappuccini. È di grande importanza averlo con sé perché con esso si accede alle ospitalità pellegrine, cioè a tutte quelle strutture ricettive e di ristoro che riservano dei prezzi agevolati ai pellegrini.

Ad ogni tappa, nella credenziale vanno apposti i relativi timbri che attestano il cammino percorso e al termine del pellegrinaggio consentono il rilascio del Testimonium , la pergamena conclusiva che certifica il compimento del pellegrinaggio. Perciò è importante ricordarsi di far timbrare la credenziale ogni giorno.

È anche un piacevole ricordo da conservare nel tempo per richiamare alla mente l’esperienza del cammino.

Per ricevere la credenziale ti invitiamo a compilare il form presente nel nostro sito web, che ha anche lo scopo di conoscerci. Il modo più semplice e meno oneroso di ottenere la credenziale è di richiederla semplicemente nella prima tappa del cammino, presso il Convento dei cappuccini di Fossombrone (è bene preavvertire attraverso i seguenti contatti: tel. 0721 714626 – 366 4890258 – camminodeicappuccini@gmail.com) oppure nelle tappe successive, se deciderai di iniziare il cammino da altre tappe. In questo secondo caso, la credenziale ti verrà spedita per posta oppure ti verrà indicato un punto dove ritirarla sul percorso.

Attenzione: per ricevere le credenziali per due o più persone (anche gruppi), bisogna mandare un solo modulo indicando i nomi degli altri partecipanti nel campo “Pellegrini che cammineranno con me”. Le credenziali verranno spedite tutte assieme all’indirizzo indicato nel modulo.

Cos’è il Testimonium?

Il Testimonium è il documento che certifica l’avvenuto pellegrinaggio. La sua origine si collega ai pellegrinaggi del Medioevo: a volte si intraprendeva un lungo cammino, con tutti i rischi e le spese del caso, perché costretti da una sentenza del giudice o da una penitenza del confessore. In questi casi, occorreva comprovare il raggiungimento della meta, per ricevere l’assoluzione e la remissione della pena civile o canonica.

Oggi, dove ovviamente non c’è più questa necessità, il Testimonium rappresenta il prezioso ricordo di una bellissima esperienza, un documento evocativo del cammino e di quell’insieme di pensieri, emozioni e sensazioni che hanno accompagnato i passi del pellegrino e lo hanno reso un evento importante per la propria vita.

Il rilascio del Testimonium avviene solamente nei luoghi di Camerino (centro del Cammino e termine della prima parte) e Ascoli (meta finale) e dopo aver compiuto almeno 100 km. A fare fede saranno i timbri apposti sulla propria Credenziale.

Il Testimonium si può ricevere presso il convento dei frati cappuccini di Camerino e in quello di Ascoli ed è particolarmente suggestivo e di grande valenza simbolica poter ricevere l’attestato con una liturgia di ringraziamento insieme ai frati cappuccini nella piccola chiesa del convento di Camerino o davanti alla tomba di San Serafino ad Ascoli. Qualora per qualsiasi motivo non fosse possibile ricevere l’attestato direttamente dai frati cappuccini, potrai in ogni caso riceverlo presso le Pro loco delle due città.

Prepara lo zaino

Preparare lo zaino è la prima grande sfida di chi si appresta al cammino (soprattutto se sei alla prima esperienza!). Anzitutto ci vuole uno zaino capiente (circa 65 litri). Nello zaino non va nulla di più di ciò che è indispensabile, perché “tutto pesa!” e quel peso lo sentirai ad ogni chilometro del tuo cammino.

Cosa mettere nello zaino

1. Mantella o poncho: indispensabile in ogni stagione. Sacco a pelo: possibilmente leggero e poco ingombrante.

2. Pigiama: volendo si può utilizzare la tuta che si usa nei momenti di riposo.

3. Borsa da toilette: il sapone di marsiglia serve a lavarsi e a fare il bucato.

4. Farmacia: forbicine, ago e filo (anche per curarsi le eventuali vesciche), cerotti, bende, disinfettante, pinza leva zecche, salviette disinfettanti.

5. Crema solare: indispensabile in qualsiasi stagione. Giacca a vento: leggera e possibilmente in Goretex.

6. Pantaloni: 2 paia, leggeri, meglio se in materiali che pesano poco, si lavano facilmente e si asciugano con rapidità.

7. Magliette: 2-3 sempre, meglio quelle di materiale tecnico traspirante che mantengono il corpo sempre asciutto e si asciugano rapidamente.

8. Golf in pile: uno leggero per le sere più fresche.

9. Tuta: per cambiarsi alla fine della tappa e, volendo, da utilizzare anche come pigiama.

10. Biancheria: 2-3 cambi. Il pellegrino alla fine della tappa lava sempre ciò che ha utilizzato.

11. Calzature: la scelta delle calzature adatte è fondamentale. Per questo percorso vanno bene sia lo scarponcino che le scarpe da trekking.

12. Calzini: preferibilmente di cotone e senza cuciture. Se usi gli scarponcini, indossa un altro paio di calzettoni di lana.

13. Ciabatte: di plastica, leggere, per fare la doccia e per far prendere aria ai piedi quando si è arrivati.

14. Cappello: indispensabile in ogni stagione.

15. Borraccia: l’acqua va calcolata bene in base alla stagione, alla lunghezza del tragitto, alla presenza di fonti lungo il percorso.

16. Bastoncini: aiutano sia in salita che in discesa, scaricando il peso dalla schiena e dalle ginocchia.

17. Coltellino e accendino: sempre utili per mille eventualità.

18. Bussola e altimetro: utili in molti casi e non pesano quasi niente.

19. Torcia: oggi, in genere, si può usare tranquillamente quella del cellulare.

20. Batteria cellulare: una batteria di riserva o una batteria ausiliaria esterna, nel caso in cui il cellulare terminasse la sua carica durante il tragitto.

21. Occhiali da sole: in alcuni casi possono essere di aiuto.

22. Diario: utile per chi ama scrivere ciò che sta vivendo e per avere in futuro un prezioso ricordo.

23. GPS: può essere un grande aiuto in molti casi e permette di essere localizzati in caso di aiuto. Per questo cammino le tracce sono scaricabili dal sito.

Lo zaino deve essere comodo, facilmente adattabile e leggero. Esistono sul mercato zaini anatomici, dotati di cinghie che si fissano in vita o ai fianchi e al petto. Hanno tasche laterali e superiori che facilitano l’immagazzinamento e l’accesso ad elementi di uso frequente.

Lo zaino deve adattarsi al contorno della schiena per poter mantenere una posizione corporea corretta. Per stare più comodi, deve essere collocato in modo tale che il peso sia vicino all’asse del corpo e al suo centro di gravità. Inoltre, si adeguerà la sua collocazione a seconda del terreno: nelle salite ripide sarà necessario allentare la cintura per facilitare la respirazione, mentre nelle discese si stringerà un po’ di più per permettere alle spalle di riposare e non forzarle.

Scelta delle scarpe


Non è consigliabile utilizzare calzature nuove, dato che, con molta probabilità, provocheranno escoriazioni e vesciche. Al contrario, le calzature devono già essere state usate e il piede deve essere abituato a indossarle. Le calzature devono adattarsi bene al piede, sostenere senza fare pressione, avere una certa flessibilità ed essere leggere, impermeabili e traspiranti.

Le migliori sono scarponcini da trekking o da montagna, preferibilmente con suola dura, e non devono avere un tallone troppo morbido o ammortizzato, che potrebbe favorire la comparsa di lesioni.

È bene scegliere calzature che blocchino il piede per evitare lesioni alla caviglia.

È importante scegliere scarponcini che abbiano il gambale abbassato nella parte posteriore.

Se si sceglie la stagione estiva, per ridurre il calore possono essere utilizzate anche calzature sportive.

Fondamentale è l’uso di calzini adeguati: preferibilmente di cotone e senza cuciture. Se usi gli scarponcini, indossa un altro paio di calzettoni di lana. Mantienili sempre puliti. Porta, inoltre, sandali, ciabatte o infradito per rilassare e rinfrescare i piedi nei momenti di riposo.

Kit del pronto soccorso


È bene portare con sé un piccolo kit di pronto soccorso per le evenienze del cammino. Per il trattamento e la cura dei piedi danneggiati occorrerà portare: siringhe ipodermiche, bendaggi di gel, cerotti, bende e fasce elastiche adesive e forbicine.

Durante le tappe del cammino saremo esposti a ogni tipo di condizioni meteorologiche. Non dobbiamo, quindi, dimenticare la protezione della pelle del viso e delle braccia o delle zone del corpo che sono in diretto contatto con l’aria e il sole. È indispensabile un’adeguata protezione solare e anche l’uso complementare di creme idratanti.

Se lo spazio ce lo consente, possiamo aggiungere una crema antinfiammatoria, aspirina o paracetamolo, e qualche antiacido per lo stomaco, nel caso qualche cibo ci faccia male.

 

Caricamento mappa...
Filtra i risultati
Mostra le tappe a piedi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le tappe del percorso
Tutte le tappe in ordine