San Severino Marche è addossato al colle di Montenero, nella valle del Potenza.
Il patrimonio artistico di San Severino Marche è fortemente legato al periodo di massima autonomia del comune e alla signoria degli Smeducci; a quest'epoca risalgono sia le numerose chiese gotiche visibili in città e nel territorio, sia le opere lasciate dalla locale scuola pittorica che ebbe i suoi massimi esponenti nei fratelli Salimbeni e in Lorenzo d'Alessandro, rispettivamente all'inizio e alla fine del XV secolo.
Sono presenti due nuclei: il Castello, antico e pressoché disabitato, sulla cima del Montenero, e il Borgo, sviluppatosi a partire dal sec. XIII lungo il pendio.
Il cuore della città è la bellissima Piazza del Popolo, dalla caratteristica pianta ovale. Sul lato meridionale della piazza sorge il settecentesco Palazzo Comunale, mentre sul lato opposto spicca la facciata di gusto rococò della Chiesa di San Giuseppe. Tra gli altri edifici si notano il Palazzo Servanzi Collio, in cotto e bugnato, e il cinquecentesco Palazzo dei Governatori, con la Torre dell’Orologio. La piazza custodisce poi il Teatro Feronia, il cui interno è in stile neoclassico.
Gli edifici di architettura religiosa più importanti sono: la Chiesa di San Domenico, rinnovata nel 1664; la Chiesa della Misericordia, che conserva una tela del Pomarancio e frammenti di affreschi di Lorenzo Salimbeni, la Chiesa di Sant’Agostino, ovvero il Duomo Nuovo, che conserva elementi quattrocenteschi e un portale tardo gotico in cotto; il Duomo Vecchio, caratterizzato da una facciata trecentesca e da un portale sormontato da una piccola edicola. Nei locali dell’adiacente episcopio ha sede il Museo Archeologico “ Giuseppe Moretti”. Interessante è la Chiesa di San Lorenzo in Doliolo, che, secondo la tradizione, venne fondata dai monaci basiliani nel VI secolo sulle rovine di un tempio pagano.
La principale attrazione è la Pinacoteca civica, ospitata presso Palazzo Tacchi Venturi. Raccoglie perlopiù quadri di scuola locale provenienti dalla confisca dei beni ecclesiastici negli anni successivi all'Unità d'Italia, e in parte opere prestate dalla diocesi, e affreschi staccati per ragioni di conservazione. In una sala è stata ricostruita un'intera cappellina con le Storie di San Giovanni Evangelista dipinte dai Salimbeni; fra le altre opere vanno ricordati capolavori del Pinturicchio, Niccolò Alunno e Vittore Crivelli, Paolo Veneziano, Lorenzo D'Alessandro e Bernardino di Mariotto.
Merita una visita la suggestiva frazione di Elcito, situata su uno sperone di roccia, ad oltre 800 metri di altezza alle pendici del Monte San Vicino. Poco è rimasto del castello eretto a difesa dell'abbazia benedettina di Valfucina (XI sec.), di cui è rimasta un'interessante cripta nelle vicinanze. Non lontano si trova anche l'esteso altopiano di Canfaito (1.100 m.) con le sue secolari faggete.
Tra i prodotti tipici si segnalano insaccati, formaggi e il vino Doc Terreni di San Severino.
Gli eventi di maggior rilievo che hanno luogo a San Severino Marche nel corso dell’anno sono: il San Severino Blues Festival (luglio-agosto), il Premio Salimbeni per la Storia e la Critica d’Arte ed il Palio dei Castelli.