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menuclose
68
Cappuccini - Tappa 5: da Pascelupo a Fabriano
Difficoltà
EE - Escursionisti esperti
Tipo di percorso
 Trekking
Località
Lunghezza
26,5 Km
Fondo percorso
-
Altitudine minima
0 Mt
Altitudine massima
0 Mt
Dislivello
650 Mt
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Dalla piazzetta di Pascelupo “Largo Umberto I” scendiamo sulla destra per prendere la strada che costeggia la chiesa di San Bernardino sulla destra (in caso di pioggia si consiglia di fare questo primo tratto sulla strada asfaltata). Dopo aver fatto visita al punto panoramico sulla destra, da dove si può ammirare l’eremo di San Girolamo, continuiamo a sinistra incamminandoci lungo l’antico sentiero che scende per circa 600 m fino ad intercettare una strada bianca a sinistra che conduce al bivio “Casa il sasso”.

Svoltiamo a destra (indicazione “Eremo san Girolamo”) e percorsi 300 m lasciamo la strada principale e prendiamo a sinistra il sentiero CAI 230 (indicazione “Forra di Rio freddo”). Guadiamo il piccolo torrente e proseguiamo in salita nel sottobosco. Dopo 400 m bisogna fare attenzione poiché il sentiero svolta a sinistra e potrebbe trarre in inganno, ma noi seguiamo sempre lo stesso sentiero (CAI 230).

Avanziamo per 300 m e al bivio continuiamo a salire sulla destra (sempre CAI 230). Dopo 600 m usciamo dal sottobosco e arriviamo a un piccolo belvedere da dove si può contemplare uno splendido panorama sull’Eremo di San Girolamo. Continuiamo a sinistra sulla sterrata in leggera discesa. Percorsi 700 m arriviamo a un trivio: andiamo sulla strada che scende a sinistra raggiungendo il borghetto di San Felice.

Percorriamo il suo vicolo tenendo la destra e quando la strada si allarga abbandoniamo la strada asfaltata e prendiamo la sterrata di sinistra iniziando a scendere. Dopo 300 m attraversiamo la strada asfaltata per continuare dall’altro lato nell’altra sterrata che percorriamo per 1,7 km finché non arriviamo ad attraversare sulla sinistra il ruscello.

Continuiamo in salita sulla sterrata e in breve raggiungiamo sulla sinistra la splendida cascata “Lo sturo della piscia” (un salto naturale di circa 20 m del torrente omonimo dove l’acqua scende in mille rivoli che scorrono sul muschio, i quali negli anni hanno formato una notevole concrezione di travertino).

Dopo la piacevole sosta continuiamo a salire e percorsi 400 m arriviamo al bivio “Fontecelle”, dove c’è una vasca d’acqua, e continuiamo a destra. Percorsi 300 m proseguiamo sulla carrareccia tenendo la destra e, dopo altri 300 m, al trivio successivo continuiamo diritto. Altri 400 m e arriviamo a un punto panoramico che apre sulla vallata circostante, dov’è costruita una edicola. Scendiamo sulla sinistra con il sentiero CAI 136B e dopo 100 m alla curva svoltiamo a destra su strada sterrata.

In breve intercettiamo la strada bianca e superata la sbarra di ferro raggiungiamo il grazioso borghetto di Piaggiasecca (all’inizio del paese è presente una fonte d’acqua). Nel paesino è allestito un museo all’aperto d’arte contadina. Superato Piaggiasecca continuiamo a destra tramite strada asfaltata per 500 m che in breve diventa bianca. Dopo 400 m riprende l’asfalto e all’incrocio saliamo a destra sulla SP47 verso la frazione di Rucce.

Fatti 500 m lasciamo la strada asfaltata per svoltare sulla destra (indicazione “Torre Turre”: sentiero CAI 136). Superiamo la chiesa di San Nicolò (davanti a noi all’orizzonte le frazioni di Viacce e Bastia), poi il cimitero, e dopo 700 m arriviamo alla frazione di Viacce. Qui lasciamo il sentiero CAI 136 svoltando a destra e dopo 50 m prendiamo la strada a sinistra.

Percorsi altri 200 m lasciamo la strada principale e alla prima casa di Morentella (n. civico 52) svoltiamo a destra in una strada che poco dopo diventa bianca. Percorsi 400 m, al bivio andiamo a sinistra in leggera discesa. Altri 500 m e al bivio successivo continuiamo diritto su una strada che subito dopo sale ripidamente.

Dopo 300 m alla biforcazione andiamo a sinistra, fatti altri 400 m arriviamo a una strada brecciata (si intravede già Fabriano sullo sfondo) e scendiamo a sinistra. Continuiamo per 500 m e poi lasciamo la strada principale per salire sulla strada che passa in un prativo.

Proseguiamo con attenzione in mezzo al campo fino a scendere per quasi 500 m e in fondo sulla destra incontriamo un sentiero. In breve imbocchiamo la carrareccia svoltando a sinistra e dopo 300 m giungiamo alla frazione di Vallina. Superata la chiesetta di san Michele Arcangelo proseguiamo sulla destra per altri 400 m fino ad arrivare alla strada asfaltata che prendiamo sulla destra.

Ancora 100 m e svoltiamo a sinistra per superare la frazione di Palombara. La strada torna ad essere bianca e dopo 200 m al bivio continuiamo a sinistra. Proseguiamo fino ad attraversare la frazione di Cupo e poi prendiamo sulla sinistra la strada brecciata (sentiero CAI 127) in discesa.

Dopo 800 m raggiungiamo l’abbazia di San Cassiano (di norma visitabile), in cui è possibile godere un bel momento di sosta. Lasciata l’abbazia proseguiamo a sinistra in una strada brecciata che dopo 1,2 km diventa asfaltata. Avanziamo ancora diritto per altri 1,2 km e, superata la pista di veicoli ultraleggeri, raggiungiamo la strada provinciale SP16. Andiamo a sinistra e dopo 100 m prendiamo la strada sulla destra (direzione frazione di Melano).

Percorsi 500 m lasciamo l’asfalto per prendere la sterrata a destra, dove è presente una sbarra di ferro. Superata, continuiamo a camminare per altri 600 m e, oltrepassata un’altra sbarra in ferro, proseguiamo diritto. Dopo 150 m al bivio prendiamo a destra (lungo la strada, ormai asfaltata, sulla sinistra è presente una fonte d’acqua).

Percorsi 500 m al bivio prendiamo a destra e dopo altri 150 m, lasciato l’asfalto, proseguiamo diritto sulla strada bianca per 1,5 km fino ad arrivare nella zona industriale di Marischio. Svoltiamo a destra e poco dopo prendiamo la strada principale sempre a destra. Camminiamo per 600 m e all’incrocio, dov’è il cimitero, giriamo a destra e in breve andiamo a sinistra in direzione Marischio.

Percorsi ancora 300 m, al bivio continuiamo a destra in “via Serramaggio” e al bivio successivo, dopo 300 m, andiamo di nuovo a destra (sulla sinistra si può trovare acqua) e subito dopo prendiamo a sinistra “Via della vena”. Continuiamo per 300 m e al bivio andiamo diritto sulla strada bianca. Dopo 600 m proseguiamo ancora diritto e dopo altri 300 m raggiungiamo la strada asfaltata che prendiamo svoltando a sinistra.

Camminiamo per 900 m e al bivio continuiamo diritto. Siamo ormai nella periferia di Fabriano. Scendiamo per via “Romualdo Sassi” e, superata la rotonda, prendiamo la seconda uscita davanti a noi (“Via martiri della libertà”) fino ad entrare in città seguendo Via Enrico Cialdini che si immette nel Corso della Repubblica e ci porta nella piazza di Fabriano.

Periodo consigliato: Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Note:

Acqua: 6,8 km (Piaggia Secca); 10,3 km (Viacce); 19,6; 24 km (Marischio)

Il materiale tecnico lo trovate al seguente link: https://www.marcheoutdoor.it/Cammini/Dettagli/4
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