Il Monastero San Liberatore è un edificio religioso benedettino che si trova a Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata, nelle Marche.
Dedicato a san Liberatore martire, il monastero è ubicato all'ingresso del paese in direzione di Norcia, all'interno delle mura cittadine.
Storia:
Il primo documento riguardante il Monastero San Liberatore è datato al 1113.
Nel Liber censuum Ecclesiae Spoletinae è annoverato tra le chiese dipendenti da Santa Maria di Visso.
Il monastero è stato restaurato negli anni cinquanta.
Descrizione:
L'edificio presenta un'imponente struttura ad L, in stile romanico alleggerito da un portico con due arcate a tutto sesto. Il materiale adoperato per la costruzione è costituito da pietre di diversi tagli e dimensioni. La zona absidale della cappella interna all'edificio è interamente affrescata, e vi è presente il Cristo Liberatore; reca la scritta "Ego sum Via Veritas et Vita qui credit in tenebris Ego sum Lux Mundi Ego sum Alfa et Omega Principium..." (Io sono la Via, la Verità e la Vita. Chi crede in me non vaga nelle tenebre. Io sono la Luce del Mondo. Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio...).
L’interno, circondato dalle sue massicce mura castellane, si presenta come un insieme di volte e stretti corridoi dove spicca lo splendore della pietra viva. La navata è unica ed un ampio arco a tutto sesto lo divide in due campate coperte ognuna da una volta a crociera e numerosi sono i dipinti e gli affreschi di scuola umbra del 1400-1500 che è possibile ammirare.
Vicino alla porta di ingresso si trovava un grande affresco del 1475 attribuito a Tommaso di Pietro, allievo di Paolo da Visso, che venne staccato nel 1970 ed ora conservato all’interno del convento rappresentante San Cristoforo nell’atto di trasportare Gesù da una riva all’altra di un fiume popolato di pesci, bisce e sirene, simbolo delle difficoltà e delle tentazioni che l’uomo deve affrontare per raggiungere la salvezza.
La zona absidale della cappella interna risulta interamente affrescata ed al centro troneggia il Cristo Liberatore tra San Benedetto e la Madonna della Misericordia, sotto il cui manto allargato accoglie i fedeli. Il Cristo è vestito di un manto azzurro che lascia scoperta la spalla destra e gran parte del busto e porta, nella mano destra, le chiavi, simbolo del potere di liberare l’uomo dal peccato e nella sinistra il libro delle scritture.