Le grotte del Beato Bernardo, dopo otto secoli, conservano intatto il fascino di una natura incontaminata e sublime, dove, in silenzio, riusciamo ancora a sentire nel profondo, la voce del Signore comprendendo pienamente le lodi scritte nel Cantico delle Creature.
Le grotte del Beato Bernardo si possono raggiungere dopo 20 minuti di agevole cammino, risalendo il ruscello, seguendo le indicazioni poste lungo il sentiero.In questo luogo, fino a poco tempo fa, era possibile scorgere i resti dell’antico Mulino di Sorti di epoca medioevale che sorgeva alla confluenza dei due fiumi.
Bernardo Quintavalle da Assisi fu il primo compagno di San Francesco e le grotte che si trovano a Sefro furono la dimora del suo esilio.
Egli apparteneva alla ricca famiglia assisiate di Berardello Quintavalle, essendosi laureato in legge allo studio di Bologna, il suo consiglio era tenuto in gran conto da tutti i cittadini.
Il Beato Bernardo visse in questo luogo montano, ben discosto dal resto del mondo, per oltre due anni utilizzando una grotta per rifugio e, essendo sacerdote, un’altra per chiesetta, utilizzando una pietra orizzontale come altare. Quando si calmarono le acque tornò ad Assisi, fu accolto dalla stima di tutti e ricercato per i suoi consigli da dotti e da teologi.
Poco prima di rendere l’anima a Dio disse agli astanti: “ Carissimi fratelli, mai io sono stato frate minore, se non nelle mie tentazioni; in quelle ho sempre trovato Dio che mi ha aiutato. Io però sento nell’anima mia, che se guadagnassi mille mondi non vorrei mai aver lasciato di servir Dio.”