Partendo da Camerino si va alla frazione Sant’Erasmo e poi Nibbiano fino ad arrivare a Montelago, un altopiano posto su due livelli di cui il più grande che si trova a 920 metri s.l.m. il secondo si trova a 890 metri s.l.m.
L’altopiano prende il nome proprio dalla presenza di un bacino idrico non più esistente in quanto fu bonificato da Giulio Cesare da Varano nell’anno 1458 tramite un taglio nella roccia che permise il deflusso delle acque.
Proseguendo a sinistra verso fonte Forno e poi a destra, dopo un singol track in mezzo al bosco, si arriva dinanzi a due edifici antichi in pietra bianca squadrata parzialmente diroccati.
Si tratta del Casale San Nicolò che prende il nome della chiesa che si trovava all’interno del convento dei frati Olivetani che costituivano i due edifici insieme ad altri ormai perduti. Tale convento costituiva nel medio evo un punto di passaggio e di ristoro per i pellegrini in transito verso la Santa Casa.
Se si prosegue la strada scendendo in basso e si arriva alla frazione Copogna di Serravalle di Chienti e poi a Bavareto s’imbocca l’antica strada lauretana, recentemente riscoperta, che permette il rientro al punto di partenza.