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SAN GINESIO - Chiesa di S. Costanzo
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La chiesa di San Costanzo fu eretta nel XIII secolo lungo l’asse ovest - est sulla sommità dell’omonimo poggio, affiancata sul fronte meridionale da un’ampia canonica realizzata nel 1940 ed edificata sopra una cripta di epoca longobarda, per come rinvenuto in occasione degli ultimi restauri del 2000. Quest’ultimo intervento ha, altresì, comportato il ripristino dell’accesso principale sul fronte ovest che, fino ad allora, era stato sostituito da una porta minore ubicata al centro del prospetto nord.

Pertanto il prospetto principale ovest, a capanna, lasciato con la pietra arenaria a vista così come per tutti gli altri prospetti, è caratterizzato all’angolo sinistro da una vela campanaria ad “L” con due fornici a tutto sesto, edificata nel 1947, che rompe la linea inclinata della falda sinistra del tetto; al centro da un ampio contrafforte che si arresta a mezza altezza, la cui prosecuzione lineare fino al colmo del tetto divide idealmente la metà sinistra del prospetto corrispondente all’aula da quella destra corrispondente alla canonica: la sinistra è, appunto caratterizzata al centro da un incavo rettangolare che circoscrive il nuovo portale d’ingresso, raccordato al terreno con tre gradini, coronato da un arco a tutto sesto realizzato con conci di calcare bianco e che è sovrastato da una piccola finestra rettangolare; l’ampia porzione destra è segnata al centro da due finestre sovrapposte, ma tra loro disassate. Il prospetto nord, come detto, è caratterizzato al centro da un ingresso secondario tamponato, poco più a destra da una finestra rettangolare e, all’estrema destra in alto, da un lato della vela campanaria. Il prospetto sud si presenta articolato con diversi volumi di cui, da sinistra a destra, è possibile riconoscere un primo corpo ad “L” corrispondente alla canonica, un parallelepipedo alto e tozzo, mutilo in sommità, corrispondente all’antica torre campanaria e, per finire, il volume pulito della scarsella che, per come visibile dalle immagini di archivio, in precedenza era stato occultato da una superfetazione che raccordava ed uniformava a superfici uniche i prospetti est e sud. Il prospetto est è composto in primo piano dalla superficie a capanna della scarsella, segnata al centro da una piccola monofora e, alla base, da quelle poche pietre poco che emergono dal suolo e che corrispondono al culmine del volume semicilindrico dell’abside della cripta.

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