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ANCONA REBIRTH, IL PRIMO ANELLO
Pubblicato il 7/12/2021 da Regione Marche - Outdoor Team


Con il primo anello di Ancona Rebirth cominciamo l’esplorazione della provincia di Ancona, città capoluogo della regione Marche. L’itinerario di 85 km richiede delle ottime capacità tecniche per essere percorso e ha un dislivello di 1200 metri. Sviluppato interamente su asfalto, il tracciato parte dalla costa, attraversa il Parco del Conero e tocca una serie di suggestivi paesini, regalandoci uno splendido viaggio tra natura e cultura. 


Pedalando tra le meraviglie del Conero

Archivio Foto Regione Marche


L'itinerario del primo anello parte dalla deliziosa località marittima di Numana che si estende dalla Riviera del Conero fino alla zona montuosa del Parco Naturale Regionale del Monte Conero. Molto frequentata nella stagione estiva per le sue famose spiagge da Bandiera Blu e per il vivace porto turistico, Numana ha sviluppato il centro abitato sulla sommità della falesia a picco sul mare. Tra le strette viuzze del borgo la più famosa è la “Costarella”, un’antica via che attraversa l’intera città e che in passato era abitata e utilizzata dai pescatori per recarsi al porticciolo.

Uscendo dal centro scopriamo morbide campagne con i filari di vigne disposti ordinatamente uno accanto all’altro a creare un paesaggio da quadro. Stiamo pedalando all’interno del Parco del Conero, un’oasi ambientale protetta a picco sul Mare Adriatico attraversata da numerosi sentieri che si snodano tra i boschi. E’ possibile esplorare l’area del parco a piedi, in mountain bike e a cavallo scoprendo punti panoramici mozzafiato e affascinanti siti storici immersi nella natura selvaggia.

Il nostro percorso costeggia la città di Sirolo, perla dell’Adriatico famosa per la Spiaggia delle Due Sorelle, così chiamata per gli scogli gemelli che emergono dalle acque cristalline. Abitata sin dalla Preistoria, questa zona conserva la più grande necropoli Picena delle Marche risalente al VI secolo a.C. e oggi visitabile grazie a un percorso archeologico.  

Archivio Foto Regione Marche


L’itinerario prosegue passando per Massignano e poi cambiando traiettoria verso l’entroterra in direzione di Camerano. Il meraviglioso borgo, incastonato tra dolci colline e circondato dai vigneti del vino Rosso Conero, conserva una sorprendente città sotterranea scavata nell’arenaria che percorre il sottosuolo del centro storico attraverso una serie di cunicoli molto suggestivi.  

Dopo esser scesi a valle, risaliamo tra le colline di Polverigi fino al suo piccolo borgo fortificato ricco di storia e tradizione.

Archivio Foto Regione Marche


Sul prossimo tratto affrontiamo un tortuoso saliscendi lungo i crinali dell’entroterra anconetano, finché con una ripida discesa giungiamo nella valle bassa del fiume Esino dove sorge Jesi, punto di collegamento con il secondo anello di Ancona Rebirth. Segnalata come città esemplare dall’UNESCO per l’integrazione architettonica dei suoi vari strati storici, Jesi è circondata da una cinta muraria eretta tra il XIII e il XIV secolo sul precedente tracciato romano conservatasi perfettamente nel tempo. Inoltre questo importante centro della Vallesina diede i natali all’imperatore Federico II di Svevia nel 1194 e al compositore Giovan Battista Pergolesi nel 1710. Prolunghiamo la sosta per degustare un eccellente prodotto tipico della zona: il Verdicchio dei Castelli di Jesi, un vino bianco Doc pluripremiato e conosciuto in tutto il mondo.

Lasciamo Jesi continuando la pedalata tra i terreni coltivati, poi ci attendono una ripida salita e a seguire un tratto piuttosto faticoso, prima di poterci riposare. Finalmente raggiungiamo Filottrano, un paese fondato nel Medioevo ma abitato in tempi più remoti. Conosciuta per le grandi sartorie e aziende manifatturiere che producono abbigliamento di alta qualità, Filottrano è una città della moda immersa tra le colline del Conero.

Archivio Foto Regione Marche


Riprendiamo il tragitto che ci conduce a valle fino alle acque del fiume Musone, superato il quale la strada impenna in salita verso la città di Osimo. Il centro abitato, situato sulla sommità di un colle e immerso tra i campi coltivati, è cinto da antichissime mura romane risalenti al 174 a.C., le più estese e meglio conservate delle Marche. Considerata in passato la più importante città del Piceno, Osimo custodisce un mondo ipogeo fatto di grotte e cunicoli scavati circa 2500 anni fa, un vero e proprio labirinto nascosto che la popolazione usava come difesa in caso di necessità. 

La parte più alta della città ospita il Duomo di San Leopardo realizzato in stile romanico-gotico, uno degli esempi più belli che si possono trovare in regione. E’ consigliata una brevissima sosta anche nel parco cittadino, i Giardini di Piazza Nuova, da cui si gode di una spettacolare vista panoramica che va dai Monti Sibillini, passa per le colline e giunge fino al Mare Adriatico.

Il nostro viaggio volge ormai al termine, percorriamo l’ultimo tratto di strada che ci riporta a Numana ammirando lo splendido panorama del Monte Conero.