La Pinacoteca civica "Francesco Podesti" di Ancona è sorta nel 1884. La sua istituzione è dovuta soprattutto al fervido interessamento del pittore anconetano Francesco Podesti, al quale la raccolta d'arte è stata ben presto dedicata. Raccoglie alcuni dipinti di valore universale per la storia dell'arte italiana e altri di grande interesse per la comprensione della pittura nelle Marche dal XIV al XIX secolo.
La prima sede fu l'ex convento di San Domenico; poi, nel 1927, la pinacoteca fu trasferita all'ex convento di San Francesco alle scale. Durante la Seconda guerra mondiale, Pasquale Rotondi, soprintendente alle Gallerie delle Marche, sfidando ogni tipo di difficoltà, nascose i maggiori capolavori della Pinacoteca, insieme a quelli delle altre città delle Marche e di Venezia, nella rocca di Sassocorvaro, per salvarli da razzie e bombardamenti.
Nel periodo della Ricostruzione molti dipinti della pinacoteca rimasero in deposito ad Urbino; il ritorno di queste opere nella loro sede originaria è stato opera soprattutto del fervido interessamento di Pietro Zampetti, critico d'arte e, per anni, soprintendente alle gallerie delle Marche. Il primo passo compiuto dal professor Zampetti per la riapertura della pinacoteca fu compiuto nel 1950, quando tornarono in città i capolavori della collezione civica, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Pittura veneta nelle Marche". Il secondo passo fu la riapertura della pinacoteca, nel 1958, ospitata nel medievale Palazzo degli Anziani, lo stesso in cui era stata allestita la grande mostra del 1950. Nel 1973 venne inaugurata la nuova ed attuale sede, Palazzo Bosdari, antica e prestigiosa dimora nobiliare.