Il convento di Brogliano è un cenobio francescano, dedicato a san Bartolomeo apostolo, situato sugli altopiani Plestini ai confini tra Umbria e Marche.
In questo luogo ha avuto inizio, nel XIV secolo, un'importante riforma del francescanesimo, chiamata degli zoccolanti.
Nelle città o nelle campagne quando c'era, o c'è ancora, un convento abitato da frati e si dice "gli zoccolanti", il termine ci riporta a quei francescani che hanno vissuto a Brogliano la riforma iniziata e attuata da fra Giovanni de Valle, fra Gentile da Spoleto e dal beato Paoluccio Trinci della famiglia dei signori di Foligno, così chiamato per la sua piccola statura.
Il luogo, estinta la diocesi di Plestia, ha fatto sempre parte della diocesi di Nocera Umbra ed è compreso nel territorio della parrocchia di San Martino di Serravalle Castello (in provincia di Macerata).
Nel 1984, sono entrate a far parte dell'arcidiocesi di Camerino, insieme ad altre parrocchie comprese nella provincia di Macerata e appartenenti alle diocesi di Nocera Umbra e di Norcia.
Il convento sorge su un'altura, a mezza costa del monte di Brogliano verso il monte Pennino, a poche centinaia di metri dalla strada statale 77 della Val di Chienti, a circa 2 km da Colfiorito e a 3 da Serravalle di Chienti.
A pochi metri dall'edificio, situato ad 850 m s.l.m., scaturiscono due ricche vene di acqua, il tutto immerso in una macchia fittissima, cosa unica sugli altopiani Plestini che, pur essendo molto fertili e ricchi di acque, sono quasi spogli di piante ad alto fusto. Poco lontano sono le sorgenti del fiume Chienti e la famosa botte dei Varano. La valle della Scorosa, con le Bocchette, comincia vicino al convento, dove era l'antichissimo Eremo del Santo Sepolcro, in cui era venerata, ancora nel 1593, un'insigne reliquia portata da Gerusalemme dai crociati.