Parliamo delle Marche, unica destinazione italiana inserita fra i luoghi da non perdere per il 2020 dalla Lonely Planetda, parliamo di bicicletta, parliamo di avventura, parliamo di esperienza che diventa tale quando ti appartiene.
Oggi lo facciamo con Laura Ceccon, per gli appassionati Laura LAcek, una forza della natura protagonista di straordinarie imprese compiute con la sua MTB nelle lunghe distanze in Italia e all’estero.
Conosciuta al
Marche Trail 2019, oggi si racconta e ci parla della sua ultima “opera” realizzata nelle Marche, quando ciò che desideri si avvera….
Grazie per aver condiviso con noi la tua avventura e grazie per i bellissimi scatti.
Marche Trail 2019 + Sibillini bikepacking, 475km nelle Marche.
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Era da 7 anni che i Sibillini mi aspettavano. Da quella volta che il tour organizzato con Fabrizio era saltato così come tutti i tentativi successivi compreso il Sibillini Bikepacking di questa primavera.
Quando Ivano mi ricorda che a metà ottobre c’è il Marche TRAIL mi si accende una lampadina. Mollo tutto e vado immediatamente a controllare le tracce, scoprendo con mio immenso piacere che si incrociano a Fiastra… il che significa che si può fare un tutt’uno. Partire per il Marche Trail, fare il giro dei Sibillini, rientrare per il Marche Trail… 500 km scarsi, 12500+… grandioso!
Questa è la volta buona. Scelgo la mtb, decidendo di sacrificare la scorrevolezza sul Marche Trail a favore del divertimento sui Sibillini, che è il mio principale obiettivo. Li ho tanto attesi, voglio godermeli tutti. In solitaria va benissimo.
Ma l’idea stuzzica anche Marina con la quale mi sono organizzata per condividere la trasferta. Decide di assecondarmi in questa pazzia, seppur senza vincoli reciproci.
Parto per il Marche Trail assieme ad una scatenata banda di 180 bikers, pedalando ora con l’uno ora con l’altro tra vecchi amici e nuove conoscenze. Ed è così che km dopo km arrivo a Caldarola dove mi fermo a cenare assieme a Luca. I Sibillini si fanno sempre più vicini…
Lì ci raggiunge Marina con la quale proseguiamo al chiaror di luna fino a Fiastra, dove troviamo un riparo per la notte. Fa freddo ma cerco di recuperare il più possibile. Domani sarà il grande giorno…
(Day 1 - Numana/Fiastra – km 170 4360+)
Prima dell’alba abbandoniamo Luca e con lui il Marche Trail e le colline. Iniziamo finalmente ad alzarci di quota. Da qui in poi sarà un continuo salire e scendere lungo i diversi versanti di questa bellissima catena appenninica. Mi lascio avvolgere da tanta pura e selvaggia bellezza.
Torno alla dura realtà solo quando mi accorgo di aver perso il cellulare. Devo risalire a piedi, sperando di trovarlo sul sentiero. Ansia, tensione e preoccupazione si dissolvono solo dopo tanta salita, quando ho quasi raggiunto il passo. La gioia di averlo ritrovato non neutralizza la scocciatura del tempo perso e delle energie sprecate. Ora devo ridiscendere fino alla bici, che rinforco dopo un’ora e mezza di camminata forzata.
Raggiungo Marina che nel frattempo mi attendeva lungo il percorso. E via di nuovo di valle in valle, di crinale in crinale, di sosta in sosta fino ad oltrepassare Bocca di Presta, dove ci accomodiamo in prima fila ad assistere al calar del sole.
La discesa è un tuffo nel mare di nebbia che si vedeva dall’alto. Ci entriamo dentro, sino a non vederci quasi più l’un l’altra. Siamo nelle Piane di Castelluccio, che il nostro procedere lento, quasi a tastoni, rende infinita e gelida.
Finalmente fuori ci concediamo una bella cena calda,
necessaria anche per ragionare sul da farsi. Abbiamo perso tempo, è tardi, fa
freddo, è umido. Escludiamo il bivacco esterno ma non troviamo alternative.
Siamo quasi sul punto di partire per Visso quando si avvicinano due giovani
militari ai quali esponiamo il nostro dilemma. Ed ecco che si spalancano per
noi le porte della baracca emergenze del Soccorso Alpino. Branda, coperte,
bagno e stufetta.
Cosa chiedere di più dalla vita?
(Day 2 - Fiastra/Castelluccio – km 97 3520+)
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Mettiamo fuori il naso di prima mattina. Nebbione umido e freddo. Ma siamo ben ricaricate e riprendiamo il nostro viaggio. Bastano poche pedalate per rivedere il cielo terso ed accogliere il nuovo giorno, baciate dall’alba. Di crinale in crinale e poi con una lunga discesa raggiungiamo Visso. Da qui una lunghissima salita ci porta alla conquista del GPM a quota 1810 del Passo del Fargno. I Sibillini tutti intorno a noi, a festeggiare.
In breve a Pintura e da qui a Sarnano dove ci riagganciamo alla traccia del Marche Trail. Mancano quasi 140 km al traguardo, forse troppi per riuscire a chiudere no stop. Ma il tracciato è scorrevole e ci concentriamo su obiettivi ravvicinati. La famosa logica dei piccoli passi. E così, step by step, a mezzanotte siamo ad Ascoli per la consueta sosta in piazza.
Ripartiamo ma la fatica inizia a farsi sentire. Il mio ginocchio rotto reclama a gran voce. Stringo i denti puntando su Offida dove mi concedo un meritato napping. Non troppo lungo ma sufficiente per poter ripartire ed anche arrivare, prima del giorno.
Missione compiuta👍
Marche Trail/ Sibillini Bikepacking perché two is mejo che one :-)
(Day 3 – Castelluccio/Cupra – km 208 4850+)
(Totali km 475 12.730+ 70h)
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Grazie di cuore:
a Marina grande compagna d’avventura
a Fabrizio, Ivano, Simona, Loretta e tutto lo staff… siete
stupendi
ai tanti amici biker con cui ho scambiato qualche
chiacchiera
ai ragazzi di Bike Zone per il ristoro a sorpresa a San
Severino
all'agriturismo al Tiglio che ci ha offerto il pranzo
all'Esercito Italiano che ci ha ospitato per la notte a
Castelluccio
alle Marche, alla sua gente e al suo stupendo territorio
ai Sibillini che hanno conquistato un posto nel mio cuore
alle mie gambe che nonostante tutto mi portano ancora dove
voglio
alla mia testa che ha ancora queste pazze idee
Grazie a tutti ❤